Contenuto sponsorizzato da Yolt .

“Mo’ vene Natale nun tengo denare me leggio ‘o giurnale e me vado ‘a cucca’”.
Cantava così il mai troppo compianto Renato Carosone nel lontanissimo 1955.
Come è possibile che dopo oltre 30 anni il testo sia così attuale?
Tralasciando le chiare origini partenopee che ci accomunano, tutti gli anni da metà dicembre in poi mi trovo squattrinato come non mai.
Nemmeno il tempo di prendere lo stipendio anticipatamente, con tredicesima annessa, che mi sento invincibile, il re del mondo, il Flavio Briatore di Napoli nord.
Troppi regali da fare, troppo sfizi da togliersi, posti da visitare, locali dove mangiare e ammennicoli costosi e superflui da possedere.
Basta un attimo, un “puff” e tutto svanisce.
Giorni? Macché si parla di ore.
Ogni anno va in scena sempre la stessa tragedia.
Una sceneggiata che mi sta quasi portando ad odiare il clima natalizio.
Citando la massima dell’avvocato Covelli in ‘Vacanze di Natale’: ‘Pure quest’anno se lo semo tolti dalle palle’.
Il problema in fin dei conti è solo uno.
Il fatto di aver così tanto contante tra le mani quasi mi costringe ad aderire al partito dei Terrapiattisti tanta è la confusione generata nella mia mente.
Effetto Pac-Man, come direbbe qualche luminare, nel senso che divoro soldi come fossero caramelle.
Per fortuna, per invertire il trend negativo, quest’anno a me ed alle mie tasche ci pensa Yolt .
Una semplice app che ha cambiato il mio modo di gestire, spendere e tenere traccia di tutte le transizioni monetarie che effettuo.
Bastano pochi e semplici click per scaricare l’applicazione dallo store, sincronizzare conti e carte per monitorare tutte le entrate e le spese giornaliere e non solo.
Attraverso grafici semplici ed intuitivi, è possibile tenere sotto occhio ogni movimento, e le categorie più attive, specialmente dal lato uscite.
Io personalmente, mi sono accorto di aver un flusso di denaro in uscita per quanto riguarda cibo, cene, pranzi e spese che nemmeno una squadra di calcio la domenica sera dopo una partita di pallone, sentendomi più a disagio di un canguro durante il coro ‘Chi non salta australiano è “.
Con un semplice click ho impostato il budget massimo destinato alle cibarie, tanto a breve scendo a casa da mammà, ci penserà lei a rimpizzarmi per bene.
#unthinkmoney
