Se dovessi usare un termine, una sola parola per descrivere la mia vita sarebbe Smart.
No, non l’aggettivo anglosassone che vuol dire intelligente, non sia mai.
Mi riferisco proprio alla automobile dell’omonima casa tedesca.
Nella mia vita c’è sempre una Smart.
Nascosta e parcheggiata, che sbuca fuori sul più bello quando già festante sei convinto di aver trovato parcheggio in centro dopo due ore perse a girovagare.

Un esempio lampante, di ciò che vi ho appena descritto, è l’inizio della serata di ieri.
Due mesi per organizzare una rimpatriata con amici di vecchia data.
Imprevisto a lavoro che mi fa perdere tempo oltre che pazienza.
Diluvio universale che si abbatte sulla capitale, tanro avevo appena lavato la macchina.
Un’oretta di traffico, giusto per gradire, ed un’altra ora persa a trovare parcheggio.
Quando finalmente sembra che tutte le disavventure siano state superate un Sms mi avvisa che la serata è saltata all’ultimo istante.
L’unico essere motorizzato, che sarebbe passato a prendere gli altri, ha la febbre a 37,2 e quindi hanno già contattato il carro funebre e creato in gruppo di WhatsApp per la colletta della collana di fiori.
Tralasciando le imprecazioni in aramaico antico, il parcometro è stato pagato e quindi, io, una birra me la devo fare.
“Aggia sfugà”.

Girovagando nel quartiere di San Lorenzo, in cerca di qualcosa che attirasse la mia attenzione, vengo rapito da una insegna che testualmente recita “Na Biretta Social Club“.
Ora facendo due conti, ho una voglia matta di bere qualcosa e sono solo come un cane, questo è il posto perfetto per me.
Un lungo corridoio mi separa dalla sala, alla mia destra e sinistra gruppi di ragazzi festanti che ridono e scherzano.
Sara sicuramente l’effetto dell’alcool, penso tra me e me, che ho un diavolo per capello.

Dopo pochi metri mi si spalanca davanti una sala enorme, uno splendido brusio di sottofondo e buona musica rock.
L’occhio viene subito rapito dalla Quantità delle birre presenti e del fatto che siano a metri zero.
Si avete letto bene, non km ma metri zero, considerando che una area del Locale è completamente dedicata alla produzione artigianale di birra.

Sono entrato solo “comm a nu povero ddio” e mi sono ritrovato circondato da facce sorridenti a disquisire del più e del meno con gente mai vista prima.
Merito anche dello staff del locale che mi ha accolto come se fossi un membro di una grande famiglia, la stessa sensazione che provo quando torno in terronia dai miei parenti dopo qualche mese passato nella capitale da emigrante. 

L’impatto, come detto, non poteva che essere dei migliori, grazie anche all’eclettico Dario che mi ha fatto da Cicerone alla scoperta di questa nuova realtà.
Lo staff è composto da eccellenze nazionali ed internazionali sia dal punto di vista prettamente brassicolo sia dal punto di vista umano e comunicativo.
Adesso però, dopo tutte queste belle parole, parliamo di qualcosa di veramente serio.
“Na Biretta Social Club”…. Si ma solo una non basta, facciamo du tre birette al tavolo sociale e leviamo i il pensiero.
A tutti i lettori, non ho guidato subito dopo e soprattutto non mi sono scofanato tre pinte di birra perché sono un ubriacone seriale, ma per amor di scienza.

Dovevo provare per forza la classica bionda, la nera smoked e La Zia Ale finocchio e rosmarino.
Devo ammettere che mi sento più istruito e colto di Alberto Angela in materia.
Ok, ste birette ce le siamo fatte, ma qualcosa da mangiare?
Pane sempre fresco e ingredienti della tradizione romana, come trippa, polpette e coda alla Vaccinara.
Un singolo ingrediente, senza salse, volto ad esaltare il gusto della tradizione in un contesto del tutto nuovo, a prezzi ultra competitivi.

“Na Biretta Social Club” è la nuova sfida, vinta, da “Birradamare”.
Un brewpub pensato per accogliere e raccogliere i tanti appassionati di birra presenti sul territorio e dar loro la possibilità di realizzare il proprio progetto brassicolo.

Un consiglio spassionato, per vedere la vera anima del Locale, dovete passare nel week end, ove ogni giorno dalle 12 fino a tarda notte si organizzano eventi musicali e teatrali, show brewing, video-art, show cooking, artigianato hand made.

Non esistono privé, o angoli dove isolarsi.
C è solo tanto divertimento, spensieratezza e voglia di stare assieme, possibilmente senza usare il telefono cellulare.
Ogni tanto è bello esser social dal vivo.
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