Una caccia al tesoro! Eureka!!!
Per il compleanno della mia morosa, organizzerò una caccia al tesoro, con tanto di bigliettini nascosti nei posti che hanno segnato l’inizio della nostra storia, con un finale a sorpresa nel luogo più romantico della capitale.
Cosa è questo slancio estremo di romanticismo mi domanderete.Facciamo un passo indietro, a qualche settimana fa.” Tesò allora per ‘sto compleanno ti vado a prendere quelle scarpe che abbiamo visto al centro commerciale ieri?”
“Bhe si, sono davvero molto belle…ma…”
“Ma cosa? (il panico e terrore chiaramente visibile nei miei occhi mentre una goccia di sudore gelido rigava la mia fronte, conscio che di lì a poco si sarebbe scatenata l’apocalisse)
“Bhe ecco sembra un regalo costruito, un atto dovuto. Zero impegno e la pratica è a posto vero?.
Dove è la passione? La sorpresa? Il mistero? Una volta non eri così, sei uguale a tutti gli altri (uomini NDR).Sei cambiato, facevi il romantico solo quando dovevi corteggiarmi, ora che hai raggiunto il tuo scopo mi tratti in maniera superficiale.
Perchè non provi a sorprendermi?Ma tanto cosa mi aspetto da uno che preferisce vedere il Napoli rispetto a festeggiare San valentino assieme…”.Ecco, questo è il riassunto di una conversazione, a senso unico, intercorsa con la mia fidanzata circa il giorno del suo compleanno e sul come festeggiarlo.
Frasi che mi hanno levato il sonno e instillato più dubbi di una dieta vegana.
Non perchè non voglia adoperarmi per renderla felice, tutt’altro.
C’è solo un’enorme ostacolo.
Per me, il massimo slancio di romanticismo è osservare la braciola e la salsiccia che si abbracciano nel pentolone di ragù del pranzo domenicale.
Parole dure, che rimbombano nella mia mente come una dichiarazione di guerra che l’attacco di Hitler alla Polonia era una scampagnata per la Pasquetta.Più smarrito di Tom Hanks in Cast Away, senza nemmeno un pallone a farmi compagnia, dato che vi sollevo dal gravoso compito di sapere cosa hanno detto i miei amici quando ho chiesto loro aiuto, mi aggiravo per le strade di Roma in cerca di una soluzione.
Cammina che cammina, mi sono ritrovato senza nemmeno rendermene conto, dinanzi l’Accademia dei Lincei, luogo in cui il mio sguardo ha incrociato gli occhi suoi.
Improvvisamente un’idea, quanto mai brillante, squarcia il frastuono causato dalle scimmie urlatrici nel mio cervello.Torniamo al punto di partenza, le organizzerò una caccia al tesoro.
Il primo indizio sarà ovviamente a casa nostra e la condurrà nel luogo ove tutto ebbe inizio.Bigliettino dopo bigliettino si troverà a ripercorrere la nostra storia, dal laghetto di Tor di Quinto dove c’è stato il primo bacio, passando per piazza Trilussa dove abbiamo festeggiato il nostro primo anniversario.
Ma come finire degnamente questa avventura?
Bhe è semplice.
Un pranzo romantico per due, sul Colle Oppio con la città ai nostri piedi e la visione spettacolare del Colosseo a nutrire i nostri pensieri.
Ora, calcolando che anche una frittata mi crea non pochi problemi, ho optato per qualcosa di facile, non velenoso e di sicuro effetto.
Un cestino di succose fragole e del buon sushi, che è il suo piatto preferito.
Si lo so, un pò mi vergogno di sta cosa.Ho provato in ogni modo a farle cambiare idea culinaria, con tutte le cose laide, zozzone e super grassose che abbiamo a Roma e Napoli (pizza, carbonara, amatriciana, mozzarella), lei mi sceglie del pesce crudo con riso scotto…(Tra l’altro io sta cosa a nonna non la ho mai detta, mantenete il segreto).In compenso mi sono rifatto con del buon vino, un rosso duro e corposo.
Per l’occasione ho deciso di puntare su un’eccellenza della nostra terra affidandomi alla “Cantina Imperatori” che da anni si propone di produrre vini che possano interpretare, in chiave diversa, l’areale dove l’azienda è radicata, nella zona di Roma Sud, seguite il link per maggiori informazioni
Il prescelto non poteva che essere il Cesanese, l’unico vitigno rosso autoctono del Lazio, coltivato da sempre nel territorio ma, riscoperto qualitativamente solamente negli ultimi anni. Pur essendo un vitigno difficile, si è adattato egregiamente grazie a terreni sciolti, ben drenati e un’esposizione ideale, giusti presupposti per esaltarne l’eleganza e la complessità.
Volge così al termine una giornata piena di dolcezza e romanticismo, che è stata sì un successone ma che mi ha provato nel corpo e nella mente.
Stremato ma felice non mi resta che brindare con la mia bella, a noi ed al nostro eterno amore…
Eterno, almeno fino al prossimo compleanno.
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